Continuo a pensare che si sia trattato di un sogno, un bellissimo sogno da cui prima o poi mi sveglierò.
Poi mi rendo conto che no, non si è trattato di un sogno. È stato tutto VERO.
È successo veramente, eravamo INSIEME per conoscerci di persona. Devo dire che poter vedere anche le gambe di tutti voi, e non solo il pezzetto di busto che ti mostra il pc, è stato fantastico.
Che evento che è stato, quello di sabato e domenica.
Tutte quelle persone meravigliose. Tutta quella ispirazione, quella motivazione, quelle storie fantastiche.
Finalmente ho potuto abbracciare i miei collaboratori arrivati da tutta Europa
E poi conoscere Mark McCool e Jeanine McCool, sentire dalla loro bocca come è nata Swych, quel grande obiettivo che si sono dati e che grazie agli sforzi di Roberto Grandis e Elisabetta Rocca sono diventati la favolosa azienda che conosciamo.
Avere Sabrina Magrì in prima fila con in grembo nostro figlio é stato da strappa lacrime
Per non parlare di quando sono salito sul palco, quando ho stretto il mio premio Silver V star, ricordandomi che sono l’unico di Swych ad avere questa qualifica.
In quel momento, ho ripensato a tutta la strada che ho fatto, a quando mi svegliavo alle 4 del mattino per andarmi a riempire di schegge le mani facendo il falegname.
A tutti quelli che mi dicevano che non ce l’avrei mai fatta, che mi ricordavano come era finita con la scuola e che erano convinti che non avrei mai combinato nulla nella vita.
Questo premio lo dedico a loro.
Ma lo dedico soprattutto alle persone meravigliose che mi hanno permesso di raggiungere questo obiettivo, il mio fantastico team, perché nessun uomo è un’isola, e stando in Swych l’ho capito bene.
Vedervi da sopra a quel palco è stato incredibile. In quel momento, mentre guardavo negli occhi tutte quelle persone desiderose di cambiare la loro vita, piene di coraggio e di determinazione, ho incontrato lo sguardo di Sabrina e ho pensato a mio figlio.
Ho immaginato quanto sarà diversa la sua vita, le sue prospettive, il suo futuro. Tutto grazie a Swych.
Sono tornato a casa pieno, felice come non ero da tempo. Questi due brutti anni ci hanno fatto vedere quanto può essere difficile la vita, ma anche come trovare una famiglia come quella di Swych possa fare la differenza. Un’azienda in cui il merito, e soltanto quello, determinano il tuo valore.
Non la tua estrazione sociale, o il lavoro che facevi prima, o come andavi a scuola.
Solo tu, il tuo coraggio e il tuo impegno. Che mondo meraviglioso, quello del network marketing.
Grazie a Swych, e grazie a tutti voi che mi avete dato fiducia.
Non vedo l’ora di potervi raccontare tutto quello che ho saputo in esclusiva durante il meeting riservato ai leader.
Per ora, posso dirvi solo che vi aspettano 2 anni PAZZESCHI.
E a te, piacerebbe sapere qualcosa in più su come diventare un network marketer mi ha cambiato la vita?
Mattia B.
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